Come collegare Analytics al sito (e perché)

Come collegare Analytics al sito (e perché)

Se hai un sito web dovresti collegare Google Analytics, perché ignorare cosa accade sul tuo sito è come non sapere ciò che succede a casa tua, perciò, se già non l’hai fatto, ti consiglio di correre ai ripari. Come collegare Analytics al tuo sito WordPress? Ci sono varie modalità! Per i miei clienti me ne occupo io, e non è detto che loro monitorino poi la situazione con costanza, ma, se un domani avessero bisogno di affidarsi a un esperto SEO, almeno sappiamo che esiste “la storia” del loro sito, un raccolto di dati pregressi su cui è importante basarsi per creare una strategia.

TABELLA CONTENUTI
Perchè è importante Analytics
Come collegare Analytics manualmente
Come collegare Analytics tramite plugin

Prima di capire come collegare Analytics al sito, voglio spiegarti perché è tanto importante.


Perché è fondamentale collegare Analytics al sito

Non è tanto importante collezionare una serie di numeri, o vedere i visitatori che crescono di mese in mese. Se si prende un numero e lo si isola dal contento, non ci racconterà nulla. Analytics è prezioso proprio perché dà l’opportunità di confrontare i dati in base alle dimensioni e alle metriche. Che significa? Non ti spaventare, non voglio fornirti nozioni per farti diventare un Web Analyst, non ti serve a nulla. Ti basti sapere che Analytics ti dà l’opportunità di capire non solo quanti visitatori atterrano sul tuo sito, ma tramite quale canale (Google organico? Social? Campagne a pagamento? Newsletter?), quale strumento (mobile? desktop?), su quali pagine, e monitorare cosa fanno su questo pagine. Poi, collegando opportunamente anche Search Console, si può capire anche in base a quali ricerche arrivano, se parliamo di Google organico.

Puoi facilmente comprendere che con queste informazioni non hai più solo un numero, ma conosci il comportamento delle persone sul tuo sito, e questo ti fornisce lo strumento più importante: capire cosa fare per migliorare. Su quella call to action non hanno mai cliccato? Evidentemente è da cambiare. Da quella pagina se ne vanno alla velocità della luce? Forse il contenuto non è correlato alla ricerca per la quale si posiziona. Da Facebook non ti clicca nessuno? Sicuro sicuro che il pubblico sia in target? E via dicendo.

Ma passiamo alla pratica!


Come collegare Analytics al sito

Ci sono due modi: uno manuale e uno tramite plugin. Ora ti spiegherò come fare per aprire il tuo account, ma, se non sei esperto, ti consiglio poi di passare il codice di monitoraggio al tuo web designer e di chiedergli d’inserirlo nel tuo sito.

Se non hai voglia di leggere, ecco un video tutorial passo a passo!

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Generazione dello script di tracciamento

Hai già un account Gmail? Se sì, puoi utilizzarlo ora, altrimenti vai subito a crearne uno. Dopodiché puoi accedere ad Analytics con quelle stesse credenziali. All’inizio ti si apriranno una serie di schermate in cui inserire il nome dell’account: qui puoi decidere tu, se dovessi inserire più siti da monitorare sotto lo stesso account, puoi utilizzare il tuo nome, o quello che preferisci. Andando avanti con le schermate, Analytics ti chiederà cosa vuoi condividere con il team di sviluppatori sotto Impostazioni di condivisione account: flagga tutte le opzioni, per avere assistenza in futuro è la scelta migliore.

Poi ti chiederà cosa vuoi monitorare, un sito o un app. Qui naturalmente sceglierai il sito e, infine, ti chiederà d’inserire l’indirizzo del sito da monitorare. Attenzione, un consiglio che forse può sembrare banale: vai sul tuo sito, sulla Home, e fai copia e incolla dalla barra del browser! Ho visto persone digitare manualmente il nome del loro sito e, dimenticando la dicitura corretta, se https o http, oppure se www o semplicemente /, ecco che non ricevevano nessun dato sul loro Analytics. A proposito! Se ancora non hai https, t’invito a leggere questo mio articolo, prima di procedere.

Infine, Analytics ti fornirà un codice di monitoraggio che inizia con G e poi una serie di numeri come questo di seguito. Ovviamente G-00000000 verrà sostituito dal tuo codice personale.

<!-- Global site tag (gtag.js) - Google Analytics -->
<script async src="https://www.googletagmanager.com/gtag/js?id=G-00000000"></script>
<script>
  window.dataLayer = window.dataLayer || [];
  function gtag(){dataLayer.push(arguments);}
  gtag('js', new Date());

  gtag('config', 'G-00000000', { 'anonymize_ip': true });
</script>

Salvalo e custodiscilo gelosamente così come il tag globale del sito (lo riconosci perché è uno script di codice che inizia con Global site tag).

Ora hai attivo Analytics? Naturalmente no, ora devi inserirlo sul tuo sito!


Inserisci il tracking sul sito

Esistono due metodi per collegare Analytics al tuo sito web. Il primo è inserire il tracking in modo manuale in modo tale che questo venga inserito nella parte cosiddetta head del tuo sito. Alcuni temi consentono di inserire in modo semplice script nell’head o body del tema, di conseguenza questo procedimento risulta molto semplice. Il secondo metodo, più semplice ma meno performante, è utilizzare un plugin che ti aiuti nell’impresa. Personalmente – quando possibile – preferisco inserire il tracking in modo manuale, così da risparmiare spazio e risorse del server nel caricamento di ulteriori plugin, ma la scelta spetta a te (o al tuo web designer!).

Inserimento manuale

In alcuni temi, esiste una sezione apposita per inserire il codice di tracciamento di Google Analytics. Verifica tra le imppstazioni del tema o ancora dal menù WordPress Aspetto → Personalizza e cerca nella barra di sinistra una voce come Header o Headings.

Se decidi di inserire lo script manualmente, ma il tuo tema non dispone di nessuno spazio apposito, ti consiglio di utilizzare questa funzione e inserirla nel tuo functions.php.

⚠️ Attenzione: prima di modificare il tuo file functions.php salva una copia del contenuto in locale, così da poterlo ripristinare in caso di errore. Sinceramente, sconsiglio questo procedimento ai non addetti ai lavori in quanto è un pochino delicato.

Per prima cosa vai sotto Aspetto → Editor del tema. Li troverai il file functions, dentro al quale dovrai inserire il seguente codice sostituendo G-00000000 con il tuo codice.

add_action(‘wp_head’, ‘wpb_add_googleanalytics’);
function wpb_add_googleanalytics() { ?>
<script async src="https://www.googletagmanager.com/gtag/js?id=G-00000000"></script>
<script>
window.dataLayer = window.dataLayer || [];
function gtag(){dataLayer.push(arguments);}
gtag('js', new Date());

gtag('config', 'G-00000000', { 'anonymize_ip': true });

</script>

<?php }
cutomcode

Inserimento con Elementor Pro

Se usi Elementor Pro sarà ancora più semplice, non dovrai infatti installare nessun plugin per poter inserire il codice di tracciamento di Google Analytics. Ti basterà infatti andare sotto Elementor → Custom Code e poi su Add New (o Crea nuovo) e inserire il Tracking appena copiato.
Rendi visibile il codice su tutto il sito e assicurati che inizi a tracciare i risultati correttamente dalla tua bacheca di Analytics.

Inserimento tramite plugin

I plugin per collegare Analytics ti consentono di fare da solo, ma c’è sempre il solito problema di cui ti ho parlato anche nell’articolo su come velocizzare il sito: troppi plugin appesantiscono il tuo sito, riducendone la velocità.

Diciamo che sei hai pochi plugin installati e attivi, puoi anche permetterti di utilizzare un plugin per inserire il tracking di Analytics e monitorare direttamente dalla tua Dashboard di WordPress le statistiche. Tuttavia, il mio consiglio è di utilizzare la Dashboard di Analytics e inserire il tracking manualmente con il metodo riportato prima.

Vediamo comunque insieme un paio di plugin da poter utilizzare su WordPress se vuoi vedere come iniziare.

Importante: installa un solo plugin. Non devi avere più di un plugin con la stessa funzione!

  1. Headers and Footer scripts: grazie a questo plugin potrai inserire il tracking ottenuto direttamente nell’ head del tuo sito senza impazzire! È anche un plugin snello, che non rallenterà il tuo sito!
  2. Google Analytics by MonsterInsights: è un plugin che, nella versione gratuita, ti consente di vedere i dati principali: visite, pagine di destinazione (cioè quelle in cui l’utente è arrivato), e, se colleghi Search Console, anche le ricerche che sono state fatte, e di vedere questi dati su WordPress senza accedere ad Analytics. Tuttavia, un domani che avrai bisogno di una consulenza, tutto ciò che si può fare su Analytics tra rapporti e confronti è impagabile (non dovrai farlo tu, in ogni caso!). Diciamo che, nella sua versione gratuita, Monster Insight può andare bene per dare un’occhiata, ma ricorda che è abbastanza pesante
  3. ExactMetrics: è il secondo plugin più famoso per collegare Analytics su WordPress senza accedere al codice ed è completamente gratuito, rispetto a MonsterInsights che consente funzioni avanzate a pagamento. Qualcuno lamenta una Dashboard non così intuitiva come quella di MonsterInsights, ma, come dicevo sopra, per dare un’occhiata va più che bene.

Ora, concludendo: se vuoi fare un’analisi seria, che possa essere utile alla tua strategia digitale e di contenuto, è preferibile sempre affidarsi a un professionista e collegare Analytics manualmente. Così inizierai a monitorare cosa succede sul tuo sito e a collezionare dati che, un domani, potrai utilizzare per capire meglio dove e come stai andando.

Hai bisogno di aiuto per collegare Analytics? Contattami, sarò felice di aiutarti!

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