Prima di allarmarti senza alcun motivo, tranquillo: Facebook e Instagram non chiudono i battenti in Europa, almeno non per il momento. In questo articolo vorrei provare a ragionare insieme a te sull’eventualità che questo accadesse, dato che, non più tardi di un paio di settimane fa, se n’è parlato relativamente all’ordine dell’authority irlandese sulla protezione dei dati che, dal nostro continente, vengono inviati negli Stati Uniti.
Ma vediamo di fare ordine e capire cosa sta succedendo.
Zuckerberg minaccia di chiudere Facebook e Instagram in Europa?
Nel Luglio scorso l’Unione Europea si è ritirata dal Privacy Shield, un accordo tra Europa e Stati Uniti per il trasferimento dei dati verso questi ultimi: come potrai immaginare Facebook è il principale attore di questo passaggio di informazioni. La Corte di Giustizia ha deciso che questo accordo non garantiva agli europei di non venire sorvegliati dalle istituzioni americane: non è che non si possa più trasferire dati, bisogna però dimostrare un alto livello di riservatezza in questo passaggio. Successivamente a questo, il commissario irlandese ha chiesto a Facebook di interrompere il trasferimento dei dati, non potendo garantire il livello di privacy richiesta in Europa. Facebook, tramite il legale rappresentante in Irlanda, ha depositato una serie di documenti presso l’Alta Corte dimostrando come il mancato trasferimento dei dati possa compromettere la crescita di moltissime aziende in ambito economico. Facebook ribadisce inoltre di trasferire in modo sicuro i dati; il legale ha inoltre menzionato il fatto che “non vede come, con tali restrizioni, sia possibile continuare a erogare il servizio in Europa”. Ecco che questa è suonata come una minaccia, prontamente rettificata dal colosso: nessuno ha intenzione di chiudere Facebook e Instagram in Europa.
Ma se così fosse, hai pensato a cosa succederebbe?
Partiamo dal presupposto che è molto difficile che questo accada, piuttosto può essere più probabile un cambio nella natura dei social network nel giro di qualche anno, come già è accaduto. Tuttavia è bene tenere conto che si tratta di società private, e come tali possono interrompere i loro servizi e chiudere i battenti, senza peraltro dover rispondere di questo. Ecco, dato che mi capita molto spesso di conoscere clienti che si affidano completamente a Facebook e Instagram come se questi potessero sostituire il loro sito, mi chiedo: come reagiresti alla chiusura di questi ultimi? Saresti pronto?
Un sito proprietario, con tanto di dominio e hosting (t’invito a seguire la mia nuova rubrica su Instagram Il Glossario del Web, per meglio comprendere il significato di questi termini!) ti garantisce il controllo su ciò che pubblichi e ciò che decidi d’inserire sul tuo sito: un catalogo prodotti, delle immagini, dei contenuti ad hoc. Sento molte persone decidere di evitare il sito perché tanto c’è la possibilità di mettere in vendita i prodotti sulla pagina Facebook, con tanto di transazione economica e catalogo dei prodotti. Ma se Facebook chiudesse, tu perderesti in un colpo solo il tuo catalogo prodotti, le tue immagini, ma soprattutto ogni possibilità di vendere. Sei sicuro di volerti affidare soltanto a Facebook, dopo queste ultime notizie poco rassicuranti? Ripeto: molto probabilmente non chiuderà, si tratta di controversie legali che saranno sicuramente superate, ma resta il fatto che il colosso di Zuckerberg è liberissimo di farlo, togliendo il controllo sulla propria attività digitale a molte imprese.
Come ho spiegato in questo articolo, la strategia digitale dev’essere nutrita con più canali, diversificando gli strumenti a disposizione e certamente includendo anche i social media, ma tutto parte dal sito e tutto torna al sito, che è proprietario e che, per questo, non verrà mai chiuso da un ente esterno.
Se questa notizia ti ha fatto sentire la terra che trema sotto i piedi, ti consiglio di correre ai ripari e pensare a un bel sito tutto per te: contattami e parliamone insieme!