Come fare personal branding

Come fare personal branding

Fare personal branding significa avere tutti gli strumenti per comunicare al meglio se stessi e la propria idea di business: detta così potrebbe sembrare semplice, eppure non lo è affatto e richiede molta esperienza. Dopo anni nel campo della grafica e del web design, posso dire di sapere piuttosto bene come fare personal branding, perciò seguimi in questo articolo in cui faremo un viaggio straordinario… alla scoperta della nascita di un brand!

Da dove partire per fare personal branding

Devi partire da… te stess@, naturalmente. O dalla tua idea di business, che non sempre è la stessa cosa. Un liber@ professionista, di solito, chi vende servizi, consulenze o anche un@ piccol@ artigian@, plasma la sua attività secondo una visione molto personale, infatti si parla di personal branding! Il business nasce infatti ragionando sulla possibilità di trasformare una passione, un talento, una competenza in professione. Si tratta dunque di un modo proprio di vedere le cose, con un enorme potenziale: il fatto che sia unico.

Bisogna, però, prestare attenzione. Secondo la propria idea di business, dobbiamo discernere bene ciò che di noi può essere coerente al suo interno, quali valori e competenze sono adatti al nostro brand e quali no. Non dovremo mettere tutto di noi nell’esprimere il nostro business, ma capire cosa ci fa comunicare al meglio col nostro target: questo è fare personale branding.

Meglio partire, dunque, tracciando linee immaginarie tra te e ciò che proponi e il tuo target, o, meglio ancora, il tuo cliente ideale e i suoi bisogni. Il punto d’incontro di queste linee sarà il luogo del tuo brand: qui devi essere capace di esprimere in modo unico la tua capacità di rispondere a quelle necessità.

Tutto ciò dovrebbe essere tradotto graficamente, ma anche in modo molto semplice attraverso parole, frasi che possano spiegare subito ciò che fai, ispirare nell’immediato la tua visione e il tuo modo di lavorare. Questa è una cosa molto difficile: come scrivere la bio di Instagram! Alcuni di noi ci mettono anni, e tanta esperienza, prima di riassumere in una frase cosa fanno e per chi lo fanno.

Ma quando trovi la tua, credimi, lo saprai, un po’ come per l’amore!

L’aspetto del tuo personal brand

Trovare l’aspetto che contraddistingua il tuo brand è davvero importante. Di cosa sto parlando? Di colori, di forme, di segni grafici riconoscibili. L’aspetto del tuo brand, infatti, racchiude principalmente questi elementi:

  • logo
  • font
  • colori
  • payoff
  • design del sito
  • firma
  • biglietti da visita
  • grafiche correlate

Tutti questi elementi dovranno essere:

  • coerenti
  • riconoscibili (l’occhio delle persone, col tempo, deve essere in grado riconoscere gli elementi che ti contraddistinguono a colpo d’occhio!)
  • accattivanti
  • unici
  • capaci di parlare di te al tuo target

Tutto ciò non è per niente semplice, richiede tempo, impegno, competenze. Se stai pensando a Canva, fermati un attimo. Qui sotto trovi un articolo che ho scritto sul suo utilizzo: tutto meraviglioso e super utile, ma prima di buttarti su Canva, stabilisci linee guida chiare con un@ professionista di personal branding e design. Ti preparerà un kit, comprensivo di logo, colori, font, che potrai poi usare sul tuo Canva con maggiore tranquillità.

La voce del tuo personal branding

Fare personal branding non è solo una questione estetica, bensì anche di comunicazione verbale, di messaggi da veicolare, di valori condivisi. Così come l’aspetto dovrà essere coerente su ogni canale che utilizzerai (sito, social, newsletter) così anche il tuo tono di voce sarà sempre lo stesso, il tuo modo di esprimere ciò che desideri comunicare, la scelta degli argomenti, il punto di vista di chi parla e quello di chi ascolta.

Hai letto bene: decidi fin da subito chi parla e chi ascolta. Come c’insegna la semiotica, siamo in grado di creare, all’interno dei testi, dei simulacri delle parti in gioco. Un’azienda, di solito, parla in prima persona plurale, creando un “noi” che include tutta l’attività. Un@ liber@ professionista, invece, utilizza la prima persona singolare, “io”, proprio perché si tratta di personal branding. E chi legge? Puoi rivolgerti a una persona singola, come sto facendo io che parlo solo con te, ma è logico che a leggere saranno tante persone. Oppure puoi rivolgerti a un “voi”, se il tuo target, ipoteticamente, sono famiglie o coppie, penso per esempio ai wedding planner.

Ma come scegliere la versione più giusta? Se hai studiato bene il tuo target e sai come parlargli, dovrebbe venire abbastanza naturale fare la scelta giusta, tono di voce compreso. Se così non è, forse ti serve una consulenza ad hoc sul tono di voce del tuo personal brand. Anche in questo caso, ti consiglio di non puntare esclusivamente sul fai da te: potrebbe costarti caro, e sei solo all’inizio.

Come continuare a fare personal branding

Una volta stabiliti questi aspetti molto importanti, sei appena partit@ e dovrai ancora fare tanta strada. Ma hai gettato le giuste basi per qualcosa di straordinario.

All’inizio è normale sentirsi smarriti e avere mille dubbi, per questo è importante scegliere le persone giuste al tuo fianco, quelle persone che hanno un’esperienza tale da saperti consigliare nel migliore dei modi sul fare personal branding. Io offro un fantastico servizio di creazione di logo e sito, le basi del personal branding! In questo servizio ti prendo per mano e ti accompagno a conoscere il tuo brand, che creeremo insieme e gli daremo anche una splendida casa online. Pront@? Contattami e raccontami chi sei, sarà una gioia mettere tutto questo nel tuo brand.

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