Come essere primi su Google

Come essere primi su Google

Essere primi su Google, cioè avere un sito che venga indicizzato dal motore di ricerca più famoso del mondo, è un processo composto da molte attività diverse, ma tutte percorribili se ci si affida a un buon professionista. Sto parlando dell’ottimizzazione di un sito in ottica SEO, search engine optimization, che, attraverso una serie di passaggi differenti e complementari l’uno con l’altro, ti consente di arrivare ai primi post sulla pagina dei risultati di Google.

Il nostro buon Google ha un simpatico crawler (in inglese: un animaletto che si muove lentamente) che passa e scansiona i siti, decretando, con alcuni indicatori molto chiari, se il sito in questione può comparire nella sua serp e a quale posizione. Diciamo che dà un punteggio, che può essere sempre migliorato. Partire bene, però, lo sappiamo, significa essere già a metà strada, dunque per essere primi su Google bisogna iniziare con un buon sito.

Essere primi su Google: dove vai, se l’https non ce l’hai?

Ne ho parlato un po’ di tempo fa qui sul blog, e anche il caro vecchio Google lo dice ormai da tempo: devi fare il passaggio da http a https! In ogni sito che creo è compreso, naturalmente, il certificato SSL e quindi nasce già come https. Essendo un ambiente sicuro e protetto per qualsiasi transazione e scambio di dati, è un ottimo inizio per scalare la serp. Nelle sue linee guida, infatti, Google sta penalizzando tutti quei siti che ancora non hanno effettuato il passaggio.

Un sito chiaro, sobrio e semplice

Un sito pieno zeppo di grafiche, di immagini inutili,  di codice e di contenuti che non esplicano al meglio la loro funzione non piace a Google. Ci vuole ordine, possibilmente ogni elemento deve essere indicato, in pratica bisogna dire a Google, in linguaggio HTML, che quello che stai inserendo è un indice o una data, oppure che cosa rappresenta l’immagine. Non preoccuparti, non sono operazioni semplici e non devi saperle fare, per questo e per tutti i motivi che ti sto elencando è sempre consigliabile affidarsi a un professionista che fa i siti di mestiere. A tale proposito, anche per un professionista, la scelta del tema WordPress è molto importante. Alcuni temi sono scritto in malo modo (codice confuso, poco ordinato, con pezzi di stringhe a volte duplicate o inutili). Scegliere il tema in modo saggio ti aiuterà ad avere un sito anche più veloce.

Creazione della sitemap per essere primi su Google

Nei miei preventivi, la creazione della sitemap e il suo invio a Google Search Console è sempre suggerita. Che cos’è la sitemap? Lo dice la parola stessa: è una mappa che racconta al motore di ricerca com’è strutturato il sito, con tutte le sue pagine. È come dire a Google: «ehi, da oggi ci sono anche io! Vieni a trovarmi!»

La struttura del sito, infatti, è molto importante. Se hai un sito con un albero molto confusionario e non hai mai creato una sitemap, questo potrebbe essere uno dei motivi per cui ti stai arrovellando il cervello per cercare di capire perché non sei primo su Google. Non solo, inviare la sitemap attraverso la Search Console consente ad un sito nuovo di zecca di indicizzarsi prima, perché stiamo appunto avvisando Google che finalmente esistiamo anche noi.

Permetti al crawler di scansionare il tuo sito

A volte ci sono clienti che pensano di aver fatto tutto alla perfezione, e magari lo hanno fatto davvero, ma manca quel pezzettino, piccolo piccolo ma essenziale, per il quale il gigante di Mountain View non indicizza affatto il loro sito e senza il quale non potranno mai essere primi su Google. Sto parlando del tag index, che, in alcuni casi, se è noindex, invita esplicitamente il crawler di Google a passare avanti e quindi di non indicizzare quella pagina. Insomma, Google va invitato sul proprio sito e non deve trovare ostacoli.

Proprio qualche settimana fa stavo aiutando una ragazza con il suo sito, creato da lei. “Da quanto tempo è online? Perché non lo vedo ancora indicizzato” le chiedo. “Da giugno del 2019”. Aia… Houston abbiamo un problema! Ok, Google può anche impoegarci un po’ se non segnali la sitemap del tuo sito nuovo, ma non così tanto! Il problema? Il sito era “no index”. Sapete qual era il problema? Non aveva tolto la spunta flaggata durante l’installazione, quella che trovi sotto Impostazioni ➡️Lettura, questa per capirci:

Come comparire primi su Google no

 

 

 

Dunque, corri a verificare che non sia flaggata! 😉

Inserisci il codice di tracciamento per Google Analytics

A tal proposito, per ciascun sito che creo suggerisco di inserire il codice di tracciamento per Google Analytics, azione importantissima, perché ti permetterà, in seguito, di analizzare il traffico, controllando quali pagine si sono posizionate meglio (leggi: quelle che ricevono più visite da Google organic) e ti aiuterà anche a capire perché. Inoltre, monitorare l’andamento del sito con Google Search Console è fondamentale, così potrai vedere per quali ricerche ti sei posizionato e andare a correggerre eventuali errori di indicizzazione (i famosi 404 o pagine inesistenti)

È anche una questione di contenuto!

Proprio così: essere primi su Google è anche una questione di contenuti ben strutturati. Infatti, affermare: “voglio essere primo su Google” non significa, di per sé, nulla, se non si è prima stabilito per quale ricerca, come ci spiega Marianna Brogi, la mia SEO copywriter di fiducia, ed alla quale affido tutti i clienti che vogliono testi ottimizzati in ottica SEO per i loro siti. Quindi, dopo aver espletato tutte le funzioni tecniche del sito per renderlo al meglio della sua forma, è necessario pensare una vera e propria strategia di contenuti basati sulle ricerche che potrebbero fare i tuoi futuri, potenziali clienti per trovarti. Perché siamo d’accordo, vero, che essere trovati per il proprio nome non è sufficiente?

Prova solo a pensare a tutte le ricerche che fai ogni giorno, per informarti su qualche argomento o per acquistare un prodotto. Di solito, a parte qualche caso, non sai in quale sito finirai se cerchi “pneumatici invernali 205 55 R16”, ma il sito che ti apparirà per primo sarà quello che avrà giocato meglio la sua scheda prodotto proprio per questa ricerca. Quindi intercettare le ricerche e veicolarle sul tuo sito ti consente sì di essere primo su Google, ma con quella ricerca in particolare. E, visto che una sola parola chiave, di sicuro, non basterà a portare sufficiente traffico sul sito per convertire, ecco che bisogna creare una mappa di contenuti vincenti che insieme facciano la forza della tua strategia SEO!

 

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