Se sei alle prime armi con il web design dovrai prendere dimestichezza con alcune entità che forse ti risulteranno ostiche a primo acchito: per esempio, l’ambiente di staging.
Diventare web designer è un percorso affascinante, ma a volte complicato. All’inizio è normale avere dei dubbi, perciò non preoccuparti e segui quanto sto per dirti in questo articolo: ti spiego infatti cos’è un ambiente di staging, perché devi sempre considerarlo e in quali modi puoi crearlo.
Cos’è un ambiente di staging?
L’ambiente di staging è un luogo protetto in cui puoi fare tutte le prove del caso sul nuovo sito a cui stai lavorando, senza preoccuparti di fare errori o di perdere posizionamento e traffico: puoi provare un nuovo tema, modificarlo, applicare nuove funzionalità, testare le performance e la velocità, inserire e provare script di codice, tutto ciò che ti serve prima che il sito sia pronto per andare online.
È particolarmente indicato soprattutto per quei siti che vendono online e hanno un traffico sostenuto: non è possibile mettere il sito in modalità manutenzione per lavorarci anche a lungo, fare prove online sarebbe troppo costoso in termini di perdita di traffico e profitti economici. T’immagini se Amazon perdesse all’improvviso delle funzionalità? Anche solo per dieci minuti, quante transazioni verrebbero a mancare?

L’ambiente di staging permette quindi di fare una copia del sito così com’è ora e poi iniziare a lavorarci e applicare tutte le modifiche mano a mano, fare prove, e solo all’ultimo, dopo che tutti i test sono completati, sostituirlo al “vecchio” sito. Naturalmente nessuno potrà accedere all’ambiente di staging e dovrai assicurarti che non venga scansionato dai motori di ricerca. È importante anche, in questo periodo di tempo, fare attenzione alla sicurezza dell’ambiente di staging.
Per impedire che il sito venga indicizzato in una fase prematura, che potrebbe essere molto dannosa per il suo posizionamento SEO, è bene bloccare l’accesso a Google sul file robots.txt. Io per scrupolo, flaggo anche l’opzione “Scoraggia i motori di ricerca dall’effettuare l’indicizzazione di questo sito” che si trova nella dashboard di WordPress sotto Impostazioni → Lettura.

Attenzione però, ricorda che dovrai deflaggarla una volta che metti online il nuovo sito!
Come creare un ambiente di staging?
Ora che abbiamo capito l’importanza dell’ambiente di staging e come proteggerlo, passiamo alla sua creazione. Abbiamo due modalità tra cui scegliere: quella manuale e quella tramite plugin di creazione dell’ambiente di staging su WordPress.
La modalità manuale
Se non sei pratic@ ti sconsiglio di avventurarti da queste parti… !
Innanzitutto, fai un bel backup di tutto il sito!
Creare un ambiente di staging senza plugin significa innanzitutto creare un sottodominio tramite il pannello di controllo dell’hosting del sito o ancora, creare l’ambiente di staging su un dominio temporaneo a tua scelta. Dopodiché dovrai fare una copia di tutti i file d’installazione di WordPress e incollarli nel sottodominio creato. Poi dovrai fare anche copia del database di WordPress e importarti in un nuovo database (ovviamente, devi averne uno a disposizione che sia libero e non in uso da altri siti). Infine, dovrai agire sul file wp-config.php del tuo nuovo sito staging cambiando tutti i parametri relativi alla tua installazione WP e al Database dal quale dovrà “pescare” i dati.
Come dicevo sopra, può apparire complicato, ma dovrai solo prenderci la mano con una buona guida e online ci sono innumerevoli tutorial passo a passo!
Modalità plugin su WordPress
In alternativa, puoi scegliere tra una vasta serie di plugin per WordPress. Alcuni sono Duplicator, All in one WP Migration e WPStaging.
Se usi WPStaging ad esempio, ti basterà attivare il plugin, una volta scaricato, e fare un clone del sito: è sufficiente cliccare su Start cloning. Questo plugin ti aiuta anche nella successiva fase di migrazione del sito (altro argomento che in futuro esploreremo insieme!).
Personalmente, uso molto spesso All in one WP Migration, avendo anche l’estensione che mi consente di caricare file superiori a 200MB. Trovo il plugin molto pratico e fino ad oggi non mi ha mai dato problemi!
Attraverso l’hosting
Alcuni hosting provider consentono di creare ambienti stage direttamente dal proprio pannello personale. Non tutti gli hosting provider forniscono questo tipo di servizio, ma prima di imbatterti a clonare il tuo sito, prova a dare un’occhiata se il tuo provider supporta la creazione di un ambiente staging!
Non sai da che parte iniziare? Hai paura di fare disastri? Anche io mi sono trovata all’inizio di questo percorso e so come ci sente. Per questo ho deciso di creare un servizio di mentoring per web designer: alcune persone mi hanno chiesto, infatti, di cucire su misura per loro un percorso che potesse fornire tutte le solide basi per intraprendere questo business, completo di formazione tecnica sugli step da seguire quando si fa un sito. Dopo i primi, positivi feedback, ho pensato potesse essere di aiuto anche ad altri web designer in erba. Il mentoring è focalizzato anche sul branding, sugli obiettivi di business e come raggiungerli. È molto completo, mi sembra infatti corretto esplorare tutti gli aspetti per iniziare con gli strumenti giusti.
Se l’idea ti piace… contattami e parliamone insieme, potresti imparare davvero, col mio aiuto e senza più esitazioni, come creare un’ambiente di staging e molto altro ancora!

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