Parlare di design significa parlare di user experience, anche e soprattutto per quanto riguarda il web design: ma che cosa s’intende per user experience? In che modo prenderla in considerazione può rinnovare l’approccio al nostro pubblico e proiettarci in una nuova dimensione?
Da quando ho iniziato il mio percorso come web designer, mi è stato subito chiaro che è impossibile studiare il design e costruire siti belli e utili all’utente senza considerare la user experience. Alcuni siti internet, infatti, possono essere molto curati ed esteticamente belli, ma inutili dal punto di vista della user experience. In questo senso il lavoro svolto sarà carente: se il sito non può essere fruito dal suo visitatore in modo immediato e semplice, infatti, non serve a nulla.
Cosa significa user experience?
User experience è la relazione tra la persona e l’oggetto, letteralmente l’esperienza che nasce dall’interazione tra l’utilizzatore e l’oggetto. Per oggetto possiamo intendere davvero qualsiasi cosa: un elettrodomestico, un computer, un app, un sito internet, un social e moltissimo altro, praticamente tutto ciò che usiamo nella nostra vita di tutti i giorni.
Il design caratterizza ciascuno di questi oggetti e ne determina il successo: abbiamo bisogno certamente di strumenti utili, ma il design e la creatività li possono rendere anche molto piacevoli da usare, talmente tanto da definire spesso le nostre scelte in tal senso.
La user experience è dunque un approccio olistico che mette insieme molti aspetti delle nostre esperienze col mondo esterno:
- le percezioni personali
- l’utilità
- la semplicità
- l’efficienza
La user experience applicata al web design
Negli ultimi anni la user experience ha assunto un ruolo determinante nello sviluppo di siti web, ed è nata anche un’altra interessante branca dal nome user experience design. Questo perché un sito internet, prima ancora di essere bello, creativo e colorato, deve fornire un servizio a chi lo visita. A iniziare dalla struttura del sito, per terminare a quella interna delle pagine, ogni dettaglio deve essere studiato per dare risposte, facilitare la navigazione, risparmiare tempo, essere intuitivo.
È importante prefigurare un viaggio, il cosiddetto customer journey, non solo per quanto riguarda il prodotto o il servizio che vendiamo e l’approccio del cliente a quest’ultimo, ma anche per quanto riguarda il nostro sito. Sarà quindi utile farsi una serie di domande per gestire la progettazione del sito, da un punto di vista tecnico e grafico:
- da dove arriva il visitatore/trice?
- su quale pagina atterra?
- cosa deve vedere nell’immediato, sia da desktop che da mobile?
- cosa dev’essere invitato a fare, dove viene indirizzato?
- quali sono le sezioni che cercherà subito?
- quali quelle che cercherà in un secondo momento?
- che cosa cerca in ciascuna pagina e perché? (ispirazione, informazioni, gioco, immediatezza di risposta, tutorial per capire come fare cosa, contenuti testuali, immagini, video…)
Scegliere di far incontrare la nostra brand identity con la user experience non sarà difficile, anzi, potrebbe persino fornirci lo spunto per una maggiore creatività. La semplicità, infatti, è sempre la strada migliore per raggiungere l’obiettivo. Ecco infatti la parola chiave: obiettivo. Le pagine del nostro sito sono costruite in modo funzionale al loro scopo? Le persone che vi atterrano sanno cosa fare, dove trovare cosa, oppure se ne vanno immediatamente?
Spesso capita anche a te di navigare, atterrare su un sito e non trovare nell’immediato ciò che cerchi: è molto probabile che tu te ne vada quasi subito, perché sai che ci sarà di sicuro qualcun altro pronto a darti la risposta che cerchi (o il prodotto, o il servizio) in modo più semplice.
Anche per un sito online da tempo è possibile rivedere il design in funzione della user experience, in questo senso i dati raccolti tramite Analytics sono di grande utilità: se, infatti, l’engagement è bassino, è necessario studiare bene le nostre pagine e comprenderne il motivo. Spesso è più semplice di quel che si pensi, ma fatichiamo a vederlo proprio perché lo abbiamo concepito noi e nella nostra mente è chiaro. C Chiedere, allora, a qualcun altro di navigare il sito invitandolo a svolgere determinate azioni e poi darci un feedback può essere molto utile. Alle volte si può scoprire che gli utenti non rispondono alla call to action perché poco chiara o troppo in fondo alla pagina, oppure acquistare è semplice ma il carrello non resta visibile all’utente durante il tempo dello shopping, o, ancora, non è chiaro il totale insieme alle spese di spedizione. Motivi per cui, spesso, si abbandonano i carrelli senza completare l’acquisto: un vero peccato a cui si potrebbe rimediare molto facilmente con una rinfrescata al funzionamento e agli elementi.
Hai il dubbio che questo sia decisamente il tuo caso? Scrivimi e ci guardiamo insieme.
Qui sotto, invece, puoi approfondire ancora l’argomento con qualche articolo già scritto in merito!